Tiranti di Ancoraggio - AZIENDA TECNOPALI APUANA

I tiranti di ancoraggio sono elementi strutturali capaci di trasmettere al terreno o alla roccia una forza di trazione  in profondità, attraverso armature di trefoli e barre in acciaio.
Questo sistema viene utilizzato, in abbinamento con micropali e diaframmi in CA., per ancorare al terreno muri di sostegno, per assicurare la stabilità di opere poste su pendii instabili, per consolidare volte di gallerie soggette a forte pressione idrostatica, per stabilizzare pareti rocciose, pendii e scarpate, ed in tutti quei settori dell’ingegneria in cui il terreno offre la possibilità di assorbire le sollecitazioni in gioco, fornendo i vincoli necessari alla statica dell’opera. Il tirante può essere di tipo provvisorio, quando il suo impiego è previsto per il periodo temporaneo della costruzione dell’opera (es.:sostegno di una paratia per la costruzione di un interrato) e di tipo permanente, quando il suo impiego deve garantire una durata pari a quella dell’opera stessa. Quest’ultimo tipo di tirante necessita di appropriate protezioni contro la corrosione. Le parti funzionali di un tirante di ancoraggio in opera sono:

- l’armatura del tirante, composta da una serie di trefoli in acciaio armonico o da barre in aderenza, suddivisa a sua volta nel bulbo di ancoraggio e nella parte libera che, a seguito della tesatura, consente di regolare la forza di trazione trasmessa dal tirante stesso alla struttura di sostegno   
- il tratto libero, intermedio, dove i trefoli o la barra possono scorrere liberamente senza trasmettere tensione trasversale al terreno circostante
- l’ancoraggio, costituito da una piastra di bloccaggio cementata al terreno o alla roccia, al quale il tirante trasmette la forza di trazione
- cannette di iniezione in PVC per il corretto getto in pressione delle malte per tutta la lunghezza del foro. Le cannette sono provviste in alcuni casi di valvole per l’iniezione ripetuta.

La perforazione per la posa del tirante viene eseguita con idonee attrezzature, con il metodo di rotazione a secco in presenza di terreni argillosi ; con metodo di circolazione di acqua o fanghi bentonitici (che liberano il foro dai detriti) o con metodo di retro-percussione a circolazione di aria con o senza rivestimento provvisorio del foro. Eseguite la perforazione e la posa dell’armatura, viene inserito il tirante e si procede al getto della malta in pressione tramite le apposite cannette in PVC a partire dal basso verso l’alto, con eventuale impiego di additivi fluidificanti per migliorare le caratteristiche meccaniche della miscela di iniezione. In alcuni casi si utilizzano tiranti a trefolo tipo “valvolati” con i quali l’iniezione del getto avviene in due fasi, riempiendo prima la cavità anulare della guaina con miscela cementizia, per poi procedere  all’iniezione della malta in pressione tramite ogni singola valvola. Con questa tecnica si possono raggiungere elevate capacità portanti, anche in terreni con scarse caratteristiche meccaniche. A maturazione del getto avvenuta, si procede al collaudo ed alla tesatura del tirante al carico di progetto

Studi di Consolidamento Terreni Pendii Instabili Opere di Sostegno

Pali Trivellati: il palo trivellato viene eseguito scavando il terreno infiggendo tramite attrezzatura adeguata e munita di braccio telescopico, l’utensile adatto all’asportazione del terreno. Tale operazione può avvenire a secco, con l’aiuto di bentonite e/o polimeri biodegradabili, con impiego di rivestimento provvisorio del foro da estrarsi in fase di getto del calcestruzzo. A scavo effettuato raggiunta la profondità desiderata si inserisce al suo interno la gabbia metallica e si esegue il getto di calcestruzzo tramite tubi convogliatori a partire dal fondo del foro fino a saturazione. Possono essere di contenimento scavi di sbancamento  o di fondazione dirette.

Pali Elica Continua (C.F.A.) : il palo in C.F.A. è eseguito infiggendo a secco nel terreno con idonea attrezzatura un’elica continua fino alla dovuta profondità e gettando a pressione dalla sua punta in fase di risalita calcestruzzo in Classe SCC (consigliata considerata la sua fluidità). A getto ultimato si inserisce al suo interno la gabbia metallica. Questa lavorazione è consigliata in terreni di scarsa consistenza privi di passaggi duri e trovanti di grosse dimensioni e, rispetto ad altre lavorazioni, permettono un aumento considerevole delle produzioni giornaliere, una riduzione delle quantità di materiale di risulta con risparmio sul loro smaltimento sia in termini di quantità sia  in quanto lo scavo avviene senza utilizzo di bentonite e/o polimeri. .Possono essere di contenimento scavi di sbancamento  o di fondazione dirette.

Diaframmi: lo scavo del terreno per la formazione  dei  diaframmi è simile all’esecuzione dei pali trivellati (a estrazione di terreno a secco, con impiego di bentonite e/o polimeri) tranne che nella loro sezione in quanto i primi l’hanno rettangolare e i pali, circolare. Vengono generalmente impiegati per contenimento a scavi di sbancamento e l’utensile impiegato per lo scavo è una benna mordente manovrata a fune libera o tramite aste telescopiche di guida tipo Kelly. A scavo effettuato raggiunta la profondità desiderata si inserisce al suo interno la gabbia metallica e si esegue il getto di calcestruzzo tramite tubi convogliatori a partire dal fondo del foro fino a Saturazione.

L'Azienda TECNOPALI APUANA di Massa Carrara è specializzata nel consolidamento del terreno, nell'utilizzo di micropali, tiranti, pali, opere in cemento armato (C.A.), calcestruzzo, scavi, trivellazioni, perforazione terreni, tiranti, pali trivellati, dreni, jet grouting, perforazioni, drenaggio.

Micropali - Tiranti di Ancoraggio - Dreni sub-orizzontali - Jet-Grouting - Opere di maggior prestigio eseguite - Pali Grande Diametro, Pali Trivellati, Pali ad Elica Continua - Diaframmi per Opere Strutturali, Opere Idrauliche

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